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La sbucciatura delle castagne secche

La sbucciatura o pelatura delle castagne un tempo avveniva manualmente battendo le castagne contenute in un sacco di iuta su un ceppo o con altre tecniche manuali, poi si procedeva alla separazione della buccia con oppositi vassoi che normalmente erano manovrati dalle signore.
L'attività di sbucciatura avviene verso metà novembre, cercando di scegliere una giornata tendenzialmente soleggiata e secca per evitare che il frutto secco una volta sbucciato possa rinvenire a causa dell'umidità presente in esterno.
L'operazione viene effettuata a macchina in circa una mezza giornata e normalmente vengono coinvolte diverse persone ognuna delle quali impegnata nei vari compiti necessari per portare a compimento la sbucciatura in tempi rapidi.
La sbucciatura si effettua con una macchina sgusciatrice a tamburo che libera le castagne dal guscio sfruttanto l'attrito per strofinamento. Le castagne escono dalla macchina divise tra intere, spezzate grosse e fini. In questa fase si effettua anche una velocissima cernita per eliminare eventuali sassi o frutti anneriti.
Nella parte superiore si lavora alacramente per far defluire le castagne verso il basso, mentre nella parte sottostante si controllano ed insaccano immediatamente le castagne pronte per essere portate nel laboratorio di selezione e cernita.
La macchina scarta la buccia di castagna, pula, che verrà raccolta ed insaccata a sua volta in quanto potrà diventare utile come combustibile per l'anno successivo e in parte per produrre la nostra cosmetica alla castagna sfruttando le interessanti proprietà in essa contenute.
Immagini della pula ammucchiata durante la lavorazione.